Buongiorno
a tutti gli affezionati vicini e lontani!!
Oggi
vi porterò con me a fare un giro alla 54^ edizione della Biennale di Venezia!
Venezia,
piccolo gioiello che tutto il mondo ci invidia..
…meraviglioso
esempio di architettura di quando gli architetti sapevano fare gli architetti…
Titolo
della Biennale di quest’anno “ILLUMI-NAZIONI” .
Cito:
….” I riferimenti sono evidenti..dal tema della luce, alla poesia di A.
Rimbaud, alla poesia di Walter Benjamin…questo titolo vuole però anche esaltare
una delle caratteristiche che l’arte possiede: essere un’esperienza unica e
illuminante..” lo dice Beatrice Curiger
Partiamo..
Arsenale
Qui
sotto il parapadiglione dell’artista Song Dong che ha ricostruito la casa
secolare dei suoi genitori in Cina.
Titolo:
“L’intelligenza della gente povera (intelligence from poor people)".
Questi
i taccuini della nonna di Z.A.B che diede alla luce 12 figli di cui 10
sopravvissuti. Per restare in contatto con loro creò un elenco telefonico
utilizzando un vecchio quaderno per ricette. Ogni componente della famiglia era
identificato da un disegno codificato: quello con gli occhiali, quello con 4
figli.. I numeri telefonici erano registrati con una serie di piccole linee.
…mitica!!
A
seguire una serie di padiglioni con opere varie: molte foto..
..esempi
di recupero materiali..
..sculture..
..installazioni
di ogni tipo: molte sonore/luminose… (in quella rappresentata qui sotto il
rumore era crescente..arrivava fino ad un certo punto poi tutto si spegnava e
riprendeva..)
alcune
giocavano con luci e ombre..
Altre
solo con luci..
Più
sotto una installazione che ho soprannominato “Buco spazio temporale”: si
entrava a tre a tre dopo una fila di attesa di almeno venti minuti: grazie ad
effetti luminosi e sonori erano garantite sensazioni varie tra cui vertigini e
nausea …poiché fare la fila è per me un deterrente non trascurabile ho
preferito andare oltre. Chi ha provato ha garantito sensazioni di giramento ma…
non di testa bensì di cose che non si possono pronunciare!!! Pare infatti che a
parte qualche cambio di colore non succedesse assolutamente nulla…Secondo me
non hanno colto il profondo concetto che stava alla base di tutto… il nulla…il
nulla è filosoficamente parlando qualcosa di molto, di molto…sì, insomma
..anche da un punto di vista squisitamente logico/matematico nonché sociologico
è un concetto …
..andiamo
oltre per favore!!…
Ho
trovato l’architettura dell’arsenale fantastica con colonne magnifiche..
..e
muri dalle textures incredibili
Cosa
vi colpisce di più: l’installazione sotto o la scala azzurra?
Padiglione
degli Emirati arabi…
..dove
anche l’edilizia diventa arte..
(la
prossima volta che dovrò ristrutturare casa giuro che chiamo dei muratori
arabi!!!)
Altro
padiglione.
Paesaggi
surreali
E
tantissimi video con sonoro..
…arte,
esibizionismo o completa mancanza di idee?
Non
sono sicura che l’estintore facesse parte dell’installazione comunque
cromaticamente parlando rende bene…
Padiglione
Italia.
Molto
ricco, colorato con opere nel complesso interessanti
..e
con immancabili riferimenti al 150° anniversario...
…accostamento casuale o voluto?!...
(ndr:
il curatore del padiglione era lo stesso Sgarbi)
Ancora
padiglione Italia
Al
di là della banale interpretazione freudiana che si sarebbe portati a dare
direi che l’opera qui sotto lascia invece spazio ad interessanti riflessioni…
(a proposito di Freud, ai più curiosi segnalo il libro ”Crepuscolo di un idolo”
di Michel Onfray)
Impattante
la sezione dedicata alla mafia…
… a tratti inquietante…
Qui
sotto una serie di cabine arredate ognuna in modo diverso, all’interno delle
quali si vivevano, attraverso video e registrazioni, momenti di “mafia”
Esempi
di interni…
Personalmente
avrei dato un taglio diverso alla sezione rendendo più esplicita la condanna:
minore risalto ai mafiosi…
e
più risalto a chi la mafia l’ha veramente combattuta addirittura a costo della
vita…
Onore
al merito e tanto di cappello…
Oltre
ai vari padiglioni ospitati all’interno dell’Arsenale, c’era anche la parte che
si sviluppava ai Giardini.
Questo
il Padiglione centrale.
Teste
parlanti (incredibilmente verosimili)
E nel mezzo del padiglione centrale..
..sicuramente
non è arte contemporanea ma per certo è arte con la A maiuscola: Tintoretto
pittore della luce
E
ancora..
Opera
interattiva: plastilina rossa e nera da manipolare, staccare, incollare e
volendo anche portare via con l’avvertenza però di non abbandonarla da altre
parti
Sul
soffitto i piccioni di Cattelan osservano i visitatori..
Come
a dire che chi visita la Biennale è un piccione?!
In
effetti guardando certa arte contemporanea a volte la sensazione è quella!!!
Fuori
dal padiglione centrale altri padiglioni di nazioni varie
Menzione
speciale per il contenuto al Padiglione Svizzero curato dall’artista Thomas
Hirschgorn. Prima di entrare una assistente avvisava della presenza all’interno
di immagini forti. Più che forti direi… terrificanti!
Il
padiglione era completamente rivestito di carta alluminio e ad immagini e
simboli di una vita frivola ( riviste patinate, barbie,manichini..) venivano
contrapposte immagini terrificanti ( e quando dico terrificanti uso un
eufemismo) sulle vittime, per lo più civili, di guerra: esseri umani smembrati
o devastati ancora vivi… non ho parole ma vi assicuro che ne sono rimasta
veramente impressionata!
Nella
foto sotto,i vestiti dei manichini erano ricoperti di foto varie, alcune molto
forti (feriti..) e i televisori a fianco trasmettevano immagini di guerra,
torture, corpi martoriati…
Arte come denuncia… mi piace il concetto..
Nel
resto dei padiglioni, arte ad effetto.
Più
o meno già vista, più o meno valida a seconda dei gusti.
Padiglione
Ungherese: opera dal titolo “Crash”
Padiglione
giapponese
Padiglione
danese..
Padiglione
Stati Uniti
Padiglione
tedesco:un interno di una chiesa con tanto di altare e arredi più o meno sacri
E
molti altri che per sintesi non riporto..
All’esterno
della Biennale altra… arte..
..e così via..
Ciò
che personalmente mi ha colpito di più sono state le strutture che ospitano la
Biennale:favolose !!!
Altro
che architettura moderna!!!...
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Da
Venezia per il momento è tutto vi restituisco la linea..
Il mondo dell’arte è totalmente rotto e ha bisogno di
conventions, di momenti nei quali tutti si incontrano e cosa c’è di più bello
di Venezia? Questo è il senso della Biennale.
Per il resto non conta difatti, ormai, non ha più contenuto.
L’arte ,quella che genera il pensiero, quella che lavora sulla
coscienza è tutta un’altra cosa: non può più avvenire alla Biennale …ma non è
quasi mai avvenuta alla Biennale. La Biennale non ha mai azzeccato un movimento
della cultura occidentale nell’ultimo secolo. E’ sempre stato un luogo
divertente, pieno di contraddizioni e di polemiche …
Philippe Daverio
A
tutti voi un caro saluto
Eventuali commenti: info@ateliervigoleno.it