mercoledì 16 novembre 2011

54^ BIENNALE DI VENEZIA


Buongiorno a tutti gli affezionati vicini e lontani!! 

Oggi vi porterò con me a fare un giro alla 54^ edizione della Biennale di Venezia!
Venezia, piccolo gioiello che tutto il mondo ci invidia..


…meraviglioso esempio di architettura di quando gli architetti sapevano fare gli architetti…

 
Titolo della Biennale di quest’anno “ILLUMI-NAZIONI” .
Cito: ….” I riferimenti sono evidenti..dal tema della luce, alla poesia di A. Rimbaud, alla poesia di Walter Benjamin…questo titolo vuole però anche esaltare una delle caratteristiche che l’arte possiede: essere un’esperienza unica e illuminante..” lo dice Beatrice Curiger

Partiamo..

Arsenale
Qui sotto il parapadiglione dell’artista Song Dong che ha ricostruito la casa secolare dei suoi genitori in Cina.
Titolo: “L’intelligenza della gente povera (intelligence from poor people)"

 
Questi i taccuini della nonna di Z.A.B che diede alla luce 12 figli di cui 10 sopravvissuti. Per restare in contatto con loro creò un elenco telefonico utilizzando un vecchio quaderno per ricette. Ogni componente della famiglia era identificato da un disegno codificato: quello con gli occhiali, quello con 4 figli.. I numeri telefonici erano registrati con una serie di piccole linee.
…mitica!!

A seguire una serie di padiglioni con opere varie: molte foto..

 

 ..esempi di recupero materiali..



 
..sculture..



..installazioni di ogni tipo: molte sonore/luminose… (in quella rappresentata qui sotto il rumore era crescente..arrivava fino ad un certo punto poi tutto si spegnava e riprendeva..)


 alcune giocavano con luci e ombre..


Altre solo con luci..


Più sotto una installazione che ho soprannominato “Buco spazio temporale”: si entrava a tre a tre dopo una fila di attesa di almeno venti minuti: grazie ad effetti luminosi e sonori erano garantite sensazioni varie tra cui vertigini e nausea …poiché fare la fila è per me un deterrente non trascurabile ho preferito andare oltre. Chi ha provato ha garantito sensazioni di giramento ma… non di testa bensì di cose che non si possono pronunciare!!! Pare infatti che a parte qualche cambio di colore non succedesse assolutamente nulla…Secondo me non hanno colto il profondo concetto che stava alla base di tutto… il nulla…il nulla è filosoficamente parlando qualcosa di molto, di molto…sì, insomma ..anche da un punto di vista squisitamente logico/matematico nonché sociologico è un concetto …
..andiamo oltre per favore!!…


Ho trovato l’architettura dell’arsenale fantastica con colonne magnifiche..


 ..e muri dalle textures incredibili

 
Cosa vi colpisce di più: l’installazione sotto o la scala azzurra?


Padiglione degli Emirati arabi…


..dove anche l’edilizia diventa arte..
(la prossima volta che dovrò ristrutturare casa giuro che chiamo dei muratori arabi!!!)


 
Altro padiglione.
Paesaggi surreali


E tantissimi video con sonoro..


…arte, esibizionismo o completa mancanza di idee?


Non sono sicura che l’estintore facesse parte dell’installazione comunque cromaticamente parlando rende bene…


Padiglione Italia.
Molto ricco, colorato con opere nel complesso interessanti 

 


 
..e con immancabili riferimenti al 150° anniversario...


 …accostamento casuale o voluto?!...


 
(ndr: il curatore del padiglione era lo stesso Sgarbi)

Ancora padiglione Italia 


 
Al di là della banale interpretazione freudiana che si sarebbe portati a dare direi che l’opera qui sotto lascia invece spazio ad interessanti riflessioni… (a proposito di Freud, ai più curiosi segnalo il libro ”Crepuscolo di un idolo” di Michel Onfray)


 
Impattante la sezione dedicata alla mafia…



 … a tratti inquietante…


 
Qui sotto una serie di cabine arredate ognuna in modo diverso, all’interno delle quali si vivevano, attraverso video e registrazioni, momenti di “mafia”

 
Esempi di interni…

 
Personalmente avrei dato un taglio diverso alla sezione rendendo più esplicita la condanna: minore risalto ai mafiosi…


 
e più risalto a chi la mafia l’ha veramente combattuta addirittura a costo della vita…

Onore al merito e tanto di cappello…

Oltre ai vari padiglioni ospitati all’interno dell’Arsenale, c’era anche la parte che si sviluppava ai Giardini.
Questo il Padiglione centrale.


 Teste parlanti (incredibilmente verosimili)


E nel mezzo del padiglione centrale..
..sicuramente non è arte contemporanea ma per certo è arte con la A maiuscola: Tintoretto pittore della luce 


 
E ancora..
Opera interattiva: plastilina rossa e nera da manipolare, staccare, incollare e volendo anche portare via con l’avvertenza però di non abbandonarla da altre parti

Sul soffitto i piccioni di Cattelan osservano i visitatori..
Come a dire che chi visita la Biennale è un piccione?!
In effetti guardando certa arte contemporanea a volte la sensazione è quella!!!


Fuori dal padiglione centrale altri padiglioni di nazioni varie
Menzione speciale per il contenuto al Padiglione Svizzero curato dall’artista Thomas Hirschgorn. Prima di entrare una assistente avvisava della presenza all’interno di immagini forti. Più che forti direi… terrificanti!
Il padiglione era completamente rivestito di carta alluminio e ad immagini e simboli di una vita frivola ( riviste patinate, barbie,manichini..) venivano contrapposte immagini terrificanti ( e quando dico terrificanti uso un eufemismo) sulle vittime, per lo più civili, di guerra: esseri umani smembrati o devastati ancora vivi… non ho parole ma vi assicuro che ne sono rimasta veramente impressionata!
Nella foto sotto,i vestiti dei manichini erano ricoperti di foto varie, alcune molto forti (feriti..) e i televisori a fianco trasmettevano immagini di guerra, torture, corpi martoriati…


Arte come denuncia… mi piace il concetto.. 

 
Nel resto dei padiglioni, arte ad effetto.
Più o meno già vista, più o meno valida a seconda dei gusti.
Padiglione Ungherese: opera dal titolo “Crash”


Padiglione giapponese 


 Padiglione danese..

 
Padiglione Stati Uniti

 
Padiglione tedesco:un interno di una chiesa con tanto di altare e arredi più o meno sacri


 
E molti altri che per sintesi non riporto..

All’esterno della Biennale altra… arte.. 




 ..e così via..


 
Ciò che personalmente mi ha colpito di più sono state le strutture che ospitano la Biennale:favolose !!!
Altro che architettura moderna!!!...

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Da Venezia per il momento è tutto vi restituisco la linea..
 

Il mondo dell’arte è totalmente rotto e ha bisogno di conventions, di momenti nei quali tutti si incontrano e cosa c’è di più bello di Venezia?  Questo è il senso della Biennale.
Per il resto non conta difatti, ormai, non ha più contenuto.
L’arte ,quella che genera il pensiero, quella che lavora sulla coscienza è tutta un’altra cosa: non può più avvenire alla Biennale …ma non è quasi mai avvenuta alla Biennale. La Biennale non ha mai azzeccato un movimento della cultura occidentale nell’ultimo secolo. E’ sempre stato un luogo divertente, pieno di contraddizioni e di polemiche … 
Philippe Daverio


 
A tutti voi un caro saluto





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