Buon
Anno a tutti!!
Poichè
si dice che ciò che si fa ai primi dell’anno si fa per tutto l’anno, L’Atelier
saluta il 2012 con una visita ad una mostra d’arte e più precisamente la mostra
permanente ospitata alla Kunsthaus di Zurigo.
Qui
sotto l’ingresso della Kunsthaus.
Il biglietto per la visita
alla permanente costa l’equivalente di 10 €.
La
prima sala si apre con opere della pittura zurighese del tardo gotico. Questa
sotto è una delle poche antiche pitture su tavola sopravissute alla distruzione
iconoclasta del 1524. Titolo “Decollazione di un giovane santo”.
La
pittura del tardo gotico si caratterizza per il gusto dei dettagli. Una
nota curiosa: i lavori venivano firmati con un garofano bianco o rosso (nel
dipinto sotto sono disegnati entrambi di fronte alle ginocchia del santo).
I
temi sono per lo più religiosi…
La
chiesa era uno dei principali committenti di opere d’arte inoltre all’epoca
l’analfabetismo era molto diffuso e le rappresentazioni servivano anche per
raccontare le sacre scritture a chi non sapeva leggere
Qui
sotto vi sono delle pale d’altare con rappresentate varie scene tratte dalle
sacre scritture. Le pale possedevano delle ante che venivano aperte solo nei
giorni di festa.
Queste
rappresentazioni spesso contengono anche delle memorie storiche. In una delle
quattro pale, per esempio, vi è la più antica veduta di Zurigo esistente.
Di
particolare impatto la pala che rappresenta “La caduta degli angeli
ribelli”.
La
chiesa non era l’unico committente degli artisti, vi erano anche i ricchi
signori e allora gli argomenti rappresentati non erano solo di carattere
religioso.
A
volte le tele commissionate raccontavano fatti accaduti..
Qui
sotto il quadro “Lucrezia” di Joosuan Cleve che racconta uno dei più
grandi scandali della Roma antica: la violenza subita da Lucrezia, moglie di un
generale romano, da parte del figlio maggiore di Tarquinio il superbo, ultimo
re di Roma. Il pittore rappresenta il momento in cui Lucrezia, moglie fedele si
toglie la vita. La
violenza subita è rappresentata simbolicamente dal vestito aperto. Prima di
morire Lucrezia invitò il marito a vendicarla.
Altre
volte le tele commissionate rappresentavano il ritratto dei committenti..
Qui
sotto “Ritratto di un giovane uomo” di Hans Memling. La particolarità di
quest’opera consiste nell’innovazione di collegare i ritratti con i paesaggi di
sfondo. Il giovane ritratto si ipotizza essere un ricco mercante probabilmente
italiano
Il
quadro qui sotto è particolare perché rappresenta l’autoritratto della prima
pittrice svizzera di cui si conosca il nome: Anna Waser.
All’epoca
del quadro la pittrice aveva solo 12 anni ma dimostrava già un notevole talento
e una grande attenzione per i particolari. Siamo nel 1691. Figlia di una ricca
famiglia zurighese fu sostenuta da un illuminato padre che incurante delle
opinioni dell’epoca, che non vedevano di buon occhio il fatto che una donna
dipingesse, rese possibile gli studi della figlia la quale si distinse a tal
punto da essere nominata pittrice di corte di un conte amante dell’arte.
Purtroppo la malattia della madre la costrinse a tornare a Zurigo interrompendo
così una sicura carriera. Di lì a poco, a seguito di una caduta, morì. Aveva 36
anni.
Nella
pittura olandese del 1600 ebbero notevole sviluppo i paesaggi..
..ma
anche le nature morte che rispecchiavano l’interesse dell’epoca per i giardini
e gli orti botanici.
Nel
quadro sotto intitolato “Natura morta con frutta, conchiglie e insetti”
il pittore rappresenta in modo molto preciso anche le parti bacate della frutta
ad evidenziare l’interesse scientifico per il naturale che di lì a poco portò
all’invenzione del microscopio.
Il
quadro si arricchisce spesso anche di significati simbolici. Qui per esempio la
mosca rappresenta il male, le farfalle la resurrezione, la salamandra la
purezza.
Il
gusto per i dettagli è così spinto che spesso la rappresentazione è
sorprendentemente fotografica…
Qui
sotto il virtuosismo porta il pittore J. Cuyp, uno dei più stimati ritrattisti
del XVII secolo a riprodurre in modo molto realistico due giaguari. La nota
curiosa è che ancor oggi ci si chiede come abbia fatto il pittore ad avere una
conoscenza così precisa di questi animali non propriamente originari della
zona…
Mentre
osservavo i quadri che si susseguivano nelle varie stanze la mia attenzione è
stata richiamata da un rumore di fondo piuttosto fastidioso.
Sembravano
urla lontane provenienti dalla strada…il problema era che non vi erano
finestre che si affacciassero all’esterno ne bambini italiani nelle
immediate vicinanze…
Solo
dopo vari tentativi per capire la provenienza di quei rumori mi sono accorta
della presenza di un buco sul pavimento…
..mi
sono avvicinata e dentro il buco si vedeva un video della grandezza di un
francobollo dove una donna urlava in varie lingue cose del tipo “aiuto, aiutatemi…”
Penso
si trattasse di un’opera dell’artista svizzera Pipilotti dal titolo “Selfless
in the bath of lava”.
L’artista
è famosa per le sue videoinstallazioni dai colori fluo spesso rappresentanti
volti e corpi nudi.Per
questa artista la nudità, soprattutto quella femminile, rappresenta qualcosa di
innocente che non va associato al peccato come vuole la cultura puritana …”perché
sentirsi bene nel proprio corpo significa avere fiducia in se stessi”…
Probabilmente
la presenza di questo video così fuori contesto aveva il senso di rottura degli
schemi (il silenzio tipico di quelle sale) allo scopo di stupire…
Risolto
il mistero delle urla inquietanti riprendo la visita..
Ancora
temi religiosi per El greco che ritrae il cardinale Charles de Guise a figura
intera (tipica rappresentazione destinata agli alti prelati). La
particolarità del quadro consiste nel pappagallo rappresentato in alto a
sinistra che nasconde una ardita frecciata contro il papa francese (papa -
gallo). In una successiva acquaforte del quadro il volatile venne cancellato e
sostituito con un crocefisso.
Un
esempio dell’eccellente arte dell’alto Rinascimento con Bartolomeo Montagna,
uno dei più importanti pittori della sua generazione che visse e operò a
Vicenza e dintorni.
La
sua opera più importante è una pietà fatta per il santuario di Monte Berico
sempre a Vicenza.
Nel
1600 a
Roma Caravaggio rivoluziona la pittura con il concetto di luce e chiaroscuro.
Il
pittore Stom, che probabilmente vide le opere del Caravaggio, ne viene
influenzato e nel 1630-32 dipinge la “Liberazione di Pietro da parte di un
angelo”, opera dove la luce è protagonista. La luce è così forte che
il santo si deve proteggere il viso con la mano.
Canaletto
“Ricevimento di un ambasciatore davanti a Palazzo Ducale”. 1730
La
pittura come testimonianza di usi e costumi dell’epoca.
Venezia
per posizione, architettura e particolarità si mantiene un importante centro
turistico anche se politicamente ed economicamente è in declino. Le vedute
realistiche della città sono molto richieste e i pittori in grado di farle sono
molto contesi. Per riprodurre con precisione topografica tutti i particolari
veniva usato un precursore della nostra macchina fotografica, una specie di
camera oscura portatile, con la quale era possibile rilevare forme e contorni
in modo preciso.
Ma
anche pittura come cronaca del tempo…
Nel
1760 l’esercito prussiano marcia su Dresda. La chiesa di S. Croce viene
bombardata e rimane in piedi solo il campanile. Quattro anni più tardi si cerca
di ricostruirla ma la parete orientale crolla su se stessa rendendo necessario
l’abbattimento delle altre pareti. I documenti dell’epoca raccontano che un
muratore ideò un tipo particolare di scala con un’asse centrale e pioli
laterali e si offrì volontario per smantellare le pareti. Bellotto, pittore di
origine veneziana fissa questo momento...
..particolare
della scala a pioli..
Ed
eccoci all’arte moderna..
L’artista
che apre la strada al XX secolo è senza dubbio Pablo Picasso, la cui opera non
ha paragoni per qualità, innovazione, varietà, espressione…
Di
Picasso si contano circa trentamila opere. Fu non solo pittore ma anche
scultore, ceramista, scenografo, grafico e dedito all’arte libraria.
Qui
sotto l’opera “Saltimbanco seduto con bambino” tipica del così detto
“periodo rosa”. Il
soggetto preferito di questo periodo è il circo che Picasso frequentò molto.
Picasso vive in questo periodo in terra straniera e attraversa un momento di
crisi esistenziale . Nelle opere vi è un forte sentimento di nostalgia.
Paul Klee.
Questa è una delle prime “Immagini
quadrate” tutte eseguite con vernici coprenti. E’ quasi un manifesto
e forse nel superscacco vi sono dei riferimenti al totalitarismo di quel
periodo storico. I nazisti dichiararono degenerata tutta l’opera di Klee
e requisirono centinaia di opere dell’autore.
Andy
Warhol.
Nel
1962 l’artista dipinge in grande formato “Scatola ammaccata di minestra Campbell
brodo vegetale” dove eleva ad opera d’arte oggetti di uso quotidiano … per
il mondo dell’arte è un vero e proprio affronto e scoppia lo scandalo…Il merito
di Warhol fu quello di oltrepassare la soglia di ciò che è rappresentabile in
arte…
Questa
è una delle prime rappresentazioni di scatole ancora dipinte interamente a
mano. In seguito Warhol scoprirà le possibilità di riproducibilità date dalla
stampa serigrafica.
Rauschenberg
"Trofeo
1°" fa
parte delle opere combinate dove la pittura tradizionale viene contaminata con
materiali di ogni tipo: legno, latta, carte, fotografie…
L’opera
è dedicata ad un amico ballerino.
L’artista
afferma che “Quanto più un quadro contiene parti della realtà vera tanto
più è vero..”
Rauschenberg
venne influenzato dai dadaisti che esprimevano con la loro arte diversi giudizi
ironici sulla società dei consumi e sui personaggi e i fatti dell’epoca
1989.
Ryman
L’artista
studia tutti gli effetti dei differenti tipi di pitture ( olio,
caseina, vernici, resina sintetica..) su diversi tipi di superfici (tela, fibra
vegetale, carta cerata, legno metallo…). Vuole scoprire gli effetti che
fanno i diversi materiali con la luce e rispetto alle percezioni
dell’osservatore. In particolare sperimenta il
bianco in tutte le sue sfumature, gradazioni e luminosità
Rothko
sperimenta vari materiali, pennelli e tele. Arricchisce i colori ad olio
con l’uovo come legante e vi unisce la colla per dare un effetto nebuloso. Fa
strati di colore.
Le
sue opere verso la fine degli anni ’50 assumono toni scuri e drammatici come
quella riportata qui sotto
Lichtenstein
Utilizza
un metodo di riproduzione tipografico tipico delle illustrazioni industriali. Lo
stile pittorico è da fumetto e i motivi vengono presi dalla letteratura di
massa (fumetti/pubblicità).
L’artista
cerca di colmare il divario tra arte e vita reale.
Mondrian
“Composizione in rosso, blu, giallo” 1930
Il
suo stile viene definito Neoplasticismo. Usa i colori primari, i non colori
(bianco, nero) e linee verticali e orizzontali.
L’artista
ricerca l’armonia di elementi con contrasti bilanciati. Viene superato il
contrasto tra forma e sfondo.
Sala
con artisti vari tra cui…
Weltbild..
Haring
Mirò..
Dubuffet..
Altra
sala ..
..con
opere varie che però non suscitano in me molto interesse…
..per
cui passo veloce…
Salgo
al piano superiore dove trovo varie opere di Twombly.
Lo
sguardo si posa sull’ulteriore piano superiore… quante sale ci saranno
ancora?!... Comincio a dare cenni di cedimento… La fame si fa sentire e la
testa comincia a fumare… sono cinque ore filate che guardo opere!!...
Salgo
e trovo una strana scultura fatta tutta di dadi da gioco.. fotografo e passo
oltre ..
Ma
di fronte a Kandinski non posso non fermarmi..
.. e
Magritte..
..Ernst..
…Picabia…
..Dalì..
…De
Chirico..
…
Balla…
…Modigliani..
…Severini..
..Morandi..
Ancora
una sala…
Picasso.
Una
foto vicino al grande maestro si deve fare..
Calder…