Buongiorno a tutti gli affezionati,
Jung sosteneva che, pur nella nostra diversità, in tutti noi vi è
una base comune che ci unisce gli uni agli altri. Siamo come tante onde di un
oceano, ognuna diversa ma tutte connesse a formare una cosa unica. La
conseguenza di questa visione è che “ogni lavoro di consapevolezza fatto da
un essere umano tramuta anche l’oscurità nell’inconscio collettivo di tutti”
ovvero le azioni di ciascuno di noi influenzano, nostro malgrado, anche gli
altri e addirittura, secondo quanto postulava Jung, creatore e creato, che sono
costantemente in evoluzione, sono in grado di influenzarsi reciprocamente.
L’idea che ogni persona abbia la possibilità, con le proprie
azioni, di modificare gli eventi arrivando addirittura ad influenzare la forza
che sta dietro a tutto, è interessante.
I fatti ci insegnano che vi sono ciclicamente nella storia
dell’umanità, periodi in cui domina una sorta di forza negativa; sono periodi
caratterizzati da una carestia culturale e spirituale, dove il nuovo non riesce
a nascere e il vecchio non riesce ad andarsene e tutto sembra paralizzato.
Questa paralisi dura finchè il fronte di quanti la pensano diversamente
rispetto al vecchio non si allarga a tal punto da arrivare a sovrastare il
vecchio, spazzandolo via senza possibilità di ritorno.
Un potente mezzo per arrivare al cambiamento è da sempre la
cultura, il sapere poiché cultura e sapere implicano capacità di pensare e di
usare la testa quindi… consapevolezza.
Poiché è ormai innegabile che stiamo attraversando un periodo di
stasi e poiché non sembra vi siano segni di un prossimo cambiamento, in vista
delle imminenti festività invito tutti coloro che ancora sperano in un futuro
migliore, ad acquistare un libro, da sempre simbolo di conoscenza e di sapere.
Un gesto simbolico, un invito a non arrendersi, un rito propiziatorio per risvegliare
quelle forze positive che esistono ma che in tempi bui come quello attuale
sembrano sopite. Mi piace pensare che una semplice azione fatta da un singolo,
unita a tante altre, possa dare il via a quel cambiamento di cui tanto oggi
abbiamo bisogno: un piccolo gesto può diventare grande se sostenuto…
Qui di seguito segnalo alcuni libri. Libri poetici, che vanno
dritto al cuore. Un richiamo alle emozioni, propellente della passione, forza
positiva che ci spinge ad agire, a costruire, a creare.
Sono per lo più “histoires sans paroles” ovvero storie senza
testo e laddove c’è, è molto essenziale perché… non è più tempo di parlare ma
di fare.
“Pinocchio” edito da Logos scritto da Carlo
Collodi e illustrato da Gianluigi Toccafondo.
Questa fiaba, di origini tutte italiane, può essere simbolo di
quanto di meglio abbiamo ovvero la fantasia, la creatività. Un
invito a riscoprirle grazie anche alle splendide tavole di Toccafondo. Le
persone che amano l’arte apprezzeranno molto questo libro.
“La fabrique. Histoire
sans paroles” Edition Autrement Jeunesse. Storia e illustrazioni di
Barroux.
Un libro per sognatori e inguaribili ottimisti (un pò anche
ecologisti ..)
“Un giorno, un cane” edito da Gallucci. Storia e illustrazioni di Gabrielle Vincent.
La storia di un cane abbandonato sulla strada delle vacanze. Chi
ama gli animali non potrà non commuoversi … (il finale fa ben sperare).
“Sera d’inverno” edito da Bohem. Testo di Jorge Lujàn e
illustrazioni di Mandana Sadat.
Spesso la vera ricchezza è a portata di mano ma non ce ne
accorgiamo. Un invito a scoprirla..
“Lily e Bert” edito da Orecchio Acerbo. Testo e immagini di Daniela Jaglenka Terrazzini. Il vero amore sa andare oltre..
Per inguaribili romantici
“Moi,
J’attends” di Editions Sarbacane. Testo di Davide Calì e
illustrazioni di Serge Bloch. Le cose cambiano, evolvono e domani è un altro giorno ovvero…
una nuova possibilità…
“Oltre l’albero” edito da Artebambini. Storia e illustrazioni di Mandana Sadat.
La capacità di andare oltre le apparenze è una opportunità per
arricchirci… e da questo punto di vista, forse, i bambini insegnano…
“Liberté” di Paul Eluard edito da Flammarion; libro fisarmonica ideato e progettato da Anouck Boisrobert e Louis Rigaud.
Paul Eluard (1895-1952) è un poeta francese che, dopo l’occupazione
nazista di Parigi abbandonò la città ed entrò a far parte della Resistenza.
“Libertà” è la sua poesia più famosa e fu scritta nel 1942. Libertà
è una parola che dovrebbe essere scritta su ogni oggetto e su ogni sentimento
perché solo essa dà un senso alla vita umana…
“Nell’aria” di Kite Edizioni.
Testo di Giulia Belloni e illustrazioni di Giovanna Ranaldi. Ancora il concetto di libertà, ma qui con un risvolto più intimo
perché si riferisce alla libertà interiore, quella che fa fiorire…
…“E tu, davanti alla finestra, non vedi che l’inverno può sgelare?”
…di questi tempi, un augurio splendido.
“Meme si…” edito da Lettr’Ange Editions, Paris. Testo e immagini di Mino
& Nicolas Bianco-Levrin.
Accompagnato da una grafica raffinata, un invito a non arrendersi…
“..Fra il 1500 e il 1530
Venezia ha prodotto tre giganti della pittura, Giorgione, Bellini e Tiziano.
Eppure durante quel periodo la città non se la passava certo bene, essendo
attaccata da una parte dai turchi e dall’altra da Roma, dalla Spagna e dalla
Francia. Un incendio aveva distrutto Rialto e la peste aveva cominciato a
mietere le sue vittime. Eppure la cultura e il bello erano più rigogliosi che
mai. La città sfidava il presente immaginando il proprio futuro.
C’è motivo di riflettere.
Distratti dalle guerre vere,
spesso dimentichiamo la guerra che è necessario combattere contro il letargo
sociale e culturale, la stagnazione delle idee, l’avidità del brutto, tutti
batteri che ammalano il futuro.
La nostra situazione non è
certo tragica, né paragonabile, nemmeno per un attimo, a quella dei popoli
devastati da guerre civili o semplicemente incivili. Siamo fortunati. Ma la
fortuna non deve essere una scusa per lasciare che tutto affondi nelle sabbie
mobili della storia e di quello che un tempo era il vanto della nostra
bellezza.
La morte non sempre arriva, per
fortuna, dal cielo e dai missili, ma anche dalla pacifica, inerte accettazione
della bruttura del tutto.”
da "Lo potevo fare anch'io" F. Bonami, Mondadori
Un caro saluto a tutti
PS: I libri editi dalle case francesi che ho citato, non mi risulta
che siano stati tradotti in italiano ma se lo fossero, vi prego di segnalarlo e
sarò ben lieta di condividere l’informazione.
Eventuali commenti: info@ateliervigoleno.it