martedì 3 aprile 2012

BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2012

Buongiorno a tutti gli affezionati!!

Si è conclusa la settimana scorsa a Bologna la 49^ edizione della Fiera del libro. Evento internazionale che da anni non mi perdo per niente al mondo e che anche quest’anno ho visitato malgrado alcune avvisaglie di incipiente influenza che ho deliberatamente ignorato pagandone poi care le conseguenze… ma tant’è… alla passione non si comanda!!!

A tutti quelli di voi che non hanno mai avuto occasione di visitare la Fiera ecco un piccolo tour.
Il biglietto d’ingresso costa 24€. Gli illustratori hanno la possibilità di entrare gratis nel caso in cui abbiano partecipato alla selezione prevista ogni anno inviando alcune loro tavole oppure possono entrare a tariffa ridotta grazie ad uno speciale biglietto invito che va però richiesto per tempo all’Ente Fiera.
Ci sono poi i biglietti omaggio e i pass inviati dagli espositori a persone ritenute di interesse.
La sottoscritta deve il suo ingresso in Fiera grazie al pass che ogni anno le viene gentilmente inviato dalla Fondazione Mostra Sàrmede che approfitto per ringraziare pubblicamente.


Appena superata la barriera d’entrata ci si imbatte in uno spazio dedicato ai vincitori del Bologna Ragazzi Award, al Paese Ospite d’Onore e alla Mostra degli Illustratori selezionati.
Qui sotto la bacheca con i libri selezionati nelle varie sezioni (Fiction, Non Fiction, New Horizons e Opera Prima).




















Quest’anno il paese ospite d’onore era il Portogallo. L’esposizione dal titolo Come le ciliegie” era molto grafica e gradevole.




Le illustrazioni erano contenute all’interno di valigie rosse con tanto di targhetta dove era riportato il nome dell’illustratore.




Il Premio Internazionale d’Illustrazione è stato assegnato a Page Tsou classe 1978 originario di Taiwan per il libro El soldado de piombo.





Le illustrazioni del libro erano esposte in una saletta dedicata.




…accompagnate anche da alcuni schizzi preparatori..



In alcune sale attigue erano esposte le tavole degli illustratori selezionati provenienti da vari paesi..


 
C’era una grande varietà di tecniche e stili diversi…











 
Prima di entrare nei vari padiglioni si passa a fianco di quello che io chiamo” il muro della speranza” anche se qualcuno lo associa più ad un muro del pianto… centinaia di illustratori appendono qui i loro riferimenti con foto dei loro lavori con l’augurio che qualche editore li noti..



E’ divertente fermarsi a guardare questo immenso murales (ci sono diversi lati a disposizione) anche perché alcune trovate sono spesso divertenti e carine (talvolta con notevole dispendio di energia  e lavoro). Non mi risulta che questo tipo di pubblicità porti a dei risultati concreti ma …tentare non nuoce pertanto…
Quest’anno non ho visto cose che mi hanno particolarmente colpito quindi vi riporto alcune foto scattate l’anno scorso..



 
Gli espositori sono tantissimi, provenienti da tutte le parti del mondo. E’ necessario fare una selezione e negli anni ho ormai sviluppato un mio percorso personale.

 
Prima di tutto passo al Padiglione 26 Stand B4 per un saluto agli amici.
Eccomi qui sotto con Leo Pizzol presidente della Fondazione Mostra Sàrmede (Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia “S. Zavrel”).
Di Sàrmede, soprannominato Paese delle Fiabe, vi parlerò in una prossima newsletter perché lo considero uno splendido esempio di come la creatività, quando nasce in un terreno ricettivo e lungimirante, possa dare avvio ad iniziative lodevoli ed esemplari capaci di crescere anche in tempi di crisi.
La differenza, come sempre, la fanno le persone: le persone incapaci sanno solo criticare e distruggere, le persone in gamba sanno costruire…

 Tutti i diritti riservati 2012 L’Atelier. Riproduzione vietata

La visita allo stand è occasione per rivedere vecchi amici, compagni d’avventura e incontrare illustratori di fama internazionale come André Neves e Eva Montanari (nella foto sotto) con cui intrattenersi piacevolmente per uno scambio di battute scoprendo che non sono solo due illustratori bravissimi ma sono soprattutto persone squisite e sensibili oltre che simpatiche e alla mano.



Uno dei tanti motivi che mi spinge ogni anno a visitare  la Fiera è anche la speranza di recuperare libri che in Italia non è possibile acquistare. Un libro che da anni ormai sto cercando disperatamente è il seguente:





Il titolo in inglese è “Doodles” ed è un libro edito da una casa editrice libanese la Dar Onboz
Qui sotto sono con Nadine Touma che è contemporaneamente autrice ed editrice del suddetto libro.. Sembrava che il libro dovesse essere pubblicato anche in Italia ma spesso la vendita dei diritti è un processo molto lungo… peccato, trovo che questa casa editrice sia molto interessante.

 Tutti i diritti riservati 2012 L’Atelier. Riproduzione vietata


Anche il libro  “La princesa noche resplandecente” illustrato da Philip Giordano, vincitore l’anno scorso del premio Internazionale d’Illustrazione è uno di quelli che mancano alla mia collezione. Speravo quest’anno di riuscire a recuperarlo dato che nello stand era presente in più copie ma non c’è stato nulla da fare..




La Fiera del libro può essere un evento emozionante ma anche molto frustrante soprattutto quando lo si vive nei panni di un illustratore ..
File e file di aspiranti illustratori aspettano ore fuori dagli stand delle varie case editrici in attesa di essere ricevuti per un colloquio.



 
.. con il sogno in tasca di essere scelti tra tanti…


 
Le attese diventano talvolta estenuanti soprattutto quando le speranze di essere notati si affievoliscono con il passare del tempo.. la concorrenza è tanta e agguerrita..


 
Le iniziative organizzate in occasione della Fiera sono innumerevoli: conferenze stampa…


..convegni..

 
..presentazioni..


 
…dimostrazioni pratiche..



Spesso negli stand degli editori ci sono gli illustratori che si alternano per autografare i loro libri.
Quest’anno ho avuto il piacere di incontrare Stefano Bessoni che molto gentilmente mi ha autografato il libro Homunculus che sono sicura piacerà molto ai bambini che frequentano i miei laboratori per quella vena noir e lievemente macabra che lo caratterizza…


 
Molto bello, se vi piace il genere ve lo consiglio.. (peccato non aver colto l’occasione per acquistare e farmi autografare anche “Wunderkammer” ma i sintomi da influenza stavano già facendosi sentire e stavo perdendo autonomia..)


 
Una delle cose che mi diverto a fare quando giro per i vari stand è mettere alla prova il mio intuito.
Tutte le volte che vado all’estero una delle prime cose che faccio è visitare tutte le librerie a portata di mano. Sfoglio un’infinità di libri e quelli che mi colpiscono li acquisto. Generalmente dopo qualche anno mi capita di vederli pubblicati in Italia.

Quest’anno è successo con Un petit chaperon rouge di Marjolaine Leray.
Ho acquistato questo libro due anni fa in una libreria di Arles e quest’anno l’ho ritrovato in lingua italiana tradotto come Un piccolo cappuccetto rosso  edito dalla Logos.
E’ la storia di Cappuccetto Rosso rivista in chiave ironica e scanzonata. Molto simpatico. Il testo è così semplice che è comprensibile anche in altre lingue (l’ho visto anche in versione inglese). Un modo alternativo per abituare i bambini ad essere internazionali.


 
Anche il libro qui sotto, acquistato qualche tempo fa, l’ho trovato tradotto e pubblicato da Corraini con il titolo Come diventare esploratore del mondo. L’autrice è Keri Smith.



 
E così pure..


 
..tradotto con il titolo Raffa ed edito da Lemniscaat

Inoltre mi ha fatto piacere vedere che uno splendido libro dal titolo Pleine Lune acquistato in Francia quest’estate ha ora un seguito dal titolo Pleine Soleil.


 
Quello che mi ha colpito di questo libro è la tecnica ad intaglio delle illustrazioni.. decisamente impattanti.


 
Non ho parlato delle novità per quanto riguarda l’editoria italiana ma volontariamente perché tratterò l’argomento in modo un po’ più approfondito prossimamente. Ho visto molte cose interessanti, finalmente anche in Italia i libri per bambini stanno cominciando a diventare interessanti (da questo punto di vista l’editoria francese ci ha preceduti di parecchi anni). Mi ha sempre colpito la naturalezza con cui in Francia anche nei libri per bambini si parla di divorzio, di guerra, di morte, di dolore addirittura di depressione…in Italia argomenti di questo tipo fino a poco tempo fa erano impensabili…
…come sempre questioni di punti di vista…


Ubi sapientia est, 
pax et justitia regnant                     



Un caro saluto a tutti



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NOTE

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